Con la firma del decreto CAM cambieranno le regole anche per gli enti locali
PNRRIn porto la riforma “Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali”, in anticipo rispetto all’agenda del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il cosiddetto decreto CAM (Criteri ambientali minimi) per mostre, festival, eventi culturali e musicali, finanziati o promossi dalla pubblica autorità, è stato licenziato dal Ministero della Transizione ecologica, oggi dell’Ambiente e della sicurezza energetica, tra gli ultimi atti dell’ex titolare del dicastero Roberto Cingolani, ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I criteri ambientali sono stati elaborati dal MiTE con il coinvolgimento dei Ministeri della Cultura e del Turismo, delle parti interessate e di esperti del settore.
Cosa sono i CAM
I CAM sono requisiti di sostenibilità che la pubblica amministrazione deve introdurre nelle procedure di appalto per l’affidamento di servizi nell’ambito delle iniziative culturali. Con la loro applicazione si punta alla diffusione di tecnologie e prodotti più sostenibili supportando anche l’evoluzione del modello operativo degli operatori di mercato, spingendoli ad adeguarsi alle nuove esigenze della pubblica amministrazione.
Impatto ridotto
L’obiettivo è di contribuire al contrasto ai cambiamenti climatici, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO2, attraverso la promozione di misure come l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili, di scelte progettuali e tecnologiche ad alta efficienza energetica per la climatizzazione, l’illuminazione e la proiezione audiovisiva e di soluzioni che incentivano la mobilità sostenibile per raggiungere l’evento e per l’organizzazione logistica.
Cosa prevede il PNRR
Nell’ambito della misura M1C3.3 INDUSTRIA CULTURALE E CREATIVA 4.0, si colloca la Riforma 3.1 “Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali”. La misura M1C3.3 prevede investimenti nel settore degli eventi anche attraverso la revisione degli appalti pubblici per gli eventi culturali nella logica di una maggiore sostenibilità ambientale. La misura inoltre prevede investimenti “sulle competenze, supportando il capability building degli operatori su temi green e digitali”. In particolare, la Riforma 3.1 del PNRR “Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali” ha lo scopo di “migliorare l’impronta ecologica degli eventi culturali (mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali) attraverso l’inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dal pubblico autorità”. Il dicastero svilupperà uno specifico piano d’azione al fine di supportare le stazioni appaltanti nell’applicazione dei criteri ambientali minimi fissati dalla legge alle procedure di gara, per ovviare ai ritardi nelle procedure di autorizzazione e nelle gare di appalto, con riferimento in maniera specifica alla costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti.
La Posta del Sinfdaco
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